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STRATEGIE PER PROMUOVERE L'UGUAGLIANZA TRA I SESSI

scritto da Phil Bartle, PhD

tradotto da Danielle Treharne


Appunti per il mobilitatore

Metodi per il riconoscimento di questioni di identità sessuale e per promuovere l'uguaglianza tra i sessi

Estratto

Questo modulo è un'introduzione ad alcuni degli argomenti principali legati al sesso, e di alcuni metodi che il mobilitatore della comunità può adoperare.

Introduzione:

Questo documento, come la maggior parte di quelli su questo sito, è destinato al mobilitatore, e non rappresenta un trattato teorico né scolastico.

Lo scopo è introdurre al personale sul luogo alcuni degli argomenti principali legati al sesso, ed aiutare il capo di mobilitazione a sviluppare le sue competenze per svegliare la coscienza del pubblico nei confronti di argomenti sessuali, e per spingere le comunità e le loro organizzazioni a considerare l'uguaglianza e la giustezza sessuale.

L'Onorevole Mary Nagu, Ministro dello Sviluppo delle Comunità, degli Affari della Donna della Repubblica Democratica di Tanzania, ha dichiarato: 'Non si può vedere lo sviluppo di una comunità senza l'uguaglianza tra i sessi, e l'aspetto più importante di questo fenomeno è la partecipazione della comunità intera.' (Corrispondenza personale, Istanbul, nel 1996).

E' ovvio che il lavoro nella comunità sia un mezzo utile per destare l'interesse del pubblico , e per far riequilibrare alcune ineguaglianze. Tuttavia, il lavoro nella comunità non sarebbe completo senza suscitare il riconoscimento di argomenti legati all'identità sessuale e promuovere l'equilibrio tra i sessi.

"L'identità sessuale" e "il sesso":

Alcuni individui che vorrebbero a ogni prezzo mantenere l'oppressione contro le donne pretendono che il termine 'identità sessuale' non sia legittimo, e che sia stato creato soltanto per promuovere un movimento con l'effetto di rovesciare la struttura sociale tradizionale. Questo non è vero, e sarebbe utile che il mobilitatore capisse alcuni usi del termine 'identità sessuale', i motivi per il suo uso, e la sua importanza nello sviluppo, la produzione di reddito e la valorizzazione di comunità a basso reddito.

Per cominciare è utile distinguere fra i termini "sesso" e 'l'identità sessuale'.

Generalmente, il "sesso" è un concetto biologico, mentre "l'identità sessuale" è un fenomeno sociale. Le caratteristiche biologiche vengono trasmesse e sostenute attraverso le generazioni grazie ai geni (vale a dire, la riproduzione sessuale), mentre le caratteristiche sociali sono imparate, trasmesse e sostenute (attraverso simboli e non geni) grazie alla comunicazione e all'istruzione (la riproduzione sociale).

Per quanto riguarda il sesso, la differenza principale è fra "maschio" e "femmina", mentre per l'identità sessuale la differenza principale, come nella grammatica, è fra "maschile" e "femminile". (Le ricerche sui geni hanno dimostrato che ci potrebbero essere più di due sessi (può darsi che esistano tanti quanti cinque combinazioni diverse dei cromosomi X e Y e i loro geni corrispondenti).

Ciò che costituisce "maschile" o "femminile" varia molto, ed è sempre variato da una cultura all'altra nel corso della storia. Ciò suggerisce che gli attributi sociali (maschili e femminili) che noi attribuiamo ad altre persone come risposta alle loro caratteristiche biologiche, sono da un punto di vista culturale arbitrari, e si possono trasformare durante il processo di sviluppo o durante altri cambiamenti sociali.

(Le nostre caratteristiche biologiche sono determinate per la maggior parte dalla nostra eredità genetica, e si possono cambiare, con molto più difficoltà, tramite la chirurgia, i farmaci, o con altri mezzi fisici).

Gli argomenti legati ai Diritti Umani

Mentre i valori variano da una comunità all'altra, da un paese all'altro, e da un'epoca all'altra, concediamo che esista un consenso generale su ciò che è giusto, e ciò che è sbagliato in alcuni concetti.

Il razzismo è uno di questi concetti, e generalmente viene considerato come torto, anche se è possibile identificare alcune persone che possiedono dei valori razzisti. Il concetto di base del razzismo è che alcune persone sono caratterizzate dai loro attributi fisici (colore della pelle, capelli), ed il razzista crede che queste caratteristiche rinchiudano le persone in una certa categoria sociale, e che si potrebbero attribuire alcune caratteristiche sociali, psichologiche, culturali e non-fisiche a tutti gli individui in quella categoria. Alcuni fedi e stereotipi sono 1) che 'tutti i negri hanno orecchio', 2) tutti i bianchi sono razzisti'. 3) 'tutti gli ebrei sono avari, 4) 'certi popoli sono inaffidabili, promiscui, tirchi, illogici o affamati del potere.

Questi stereotipi sono spesso citati per giustificare il trattamento sfavorevole e discriminatorio di alcuni popoli, o per giustificare la creazione di leggi che limitano la loro partecipazione completa nella vita civile. Appena si analizza il sessimo, diventa ovvio che sia simile al razzismo. E' l'atto di stereotipare certe caratteristiche sociali non-fisiche e il comportamento di persone con certe caratteristiche biologiche.

Se consideriamo alcuni accordi internazionali come la Dichiarazione dei Diritti Umani, possiamo identificare i valori per i quali lavoriamo. Fra questi c'è l'idea che ciascuno ha il diritto a servizi, possibilità, trattamento legale, o accesso alla partecipazione civile, indipendentemente dalla razza, dall'identità sessuale, dalla fede o da altre categorie che tendono a dividere la razza umana.

Sappiamo, comunque, che per le comunità più isolate, dei più bassi redditi ed educazione per le quali lavoriamo, questi valori non vengono divisi, e spesso non sono neanche riconosciuti. Questa situazione ha l'effetto di porre un carico di responsabilità sul capo di mobilitazione della comunità e sul facilitatore dello sviluppo; come far capire questi valori, e come lavorare per mettere in atto questi valori universali, durante il processo di mobilitazione.

Gli argomenti economici e politici:

Tutti gli esseri umani sono in grado di contribuire alle loro società e comunità, in vari modi e a diversi gradi. Le comunità e le società sono rafforzate da queste contribuzioni, grazie a, e non a causa di, queste variazioni.

Se è l'abitudine di un gruppo di persone di escludere in modo sistematico quasi il cinquanta percento della sua populazione dalle sue attività , allora la produzione delle sue attività soffre dalla perdità del cinquanta percento delle sue contribuzioni possibili. A causa dell'effetto moltiplicatore, se quel cinquanta percento delle contribuzioni viene aggiunto, la produzione sarà molto più del cinquanta percento, forse anche molteplicata cinque volte di più. L'esclusione della metà della popolazione in base al loro sesso ha il risultato di danneggiare l'economia di più del cinquanta percento. Includere le donne e gli uomini ugualmente nella produttività economica di una società o comunità è il buon senso economico.

In modo simile, se è l'abitudine di un gruppo di persone di escludere in modo sistematico il cinquanta percento del suo popolo dalle decisioni politiche (vale a dire quelle decisioni che hanno un effetto sulla comunità o sulla società intera), allora la gamma intera di decisioni possibili viene ridotta. L'idea che una società o comunità si crea del proprio futuro e delle proprie possibilità è limitata. Il valore è perso. E' il buon senso politico di includere le donne ugualmente nei processi di prendere decisioni in ogni società o comunità.

Un altro modo di vedere e capire quella perdità è considerare come sarebbe la situazione se gli uomini fossero esclusi in modo sistematico dalle attività economiche o dalle decisioni politiche. Non esiste un motivo scientifico per il suggerimento che la contribuzione degli uomini è meglio di quella delle donne.

Le persone che vengono escluse in modo sistematico da una partecipazione completa nel sistema politico e nell'economia costituiscono una risorsa preziosa che non dovrebbe essere trascurata né sorvolata durante lo sviluppo di un'organizzazione, comunità o società. Senza di loro, la povertà sarebbe ancora peggio.

Una comunità sarà più forte, varia, creativa, produttiva, equitabile, se agli uomini e alle donne fossero proposte le stesse possibilità a partecipare nella sua vita economica e politica.

Gli argomenti culturali

Durante un laboratorio della comunità facilitato da due giovani donne dal Ministero dell'Identità Sessuale dell'Uganda, ho sentito gridare un vecchio uomo "Provate a uccidere la nostra cultura?" Era convinto che fosse tradizionale e giustificato che le donne considerassero gli uomini come superiori, che le donne non fossero coinvolte nelle decisioni comunitarie, e che il ruolo della donna fosse di servire l'uomo. "No", ha risposto una giovane donna in prima fila, "Non proviamo a uccidere la nostra cultura," Vorremmo rafforzare gli aspetti migliori e lasciare indietro quegli aspetti che non sono più utili.

In quanto mobilitatore, è necessario che prepariate una risposta per coloro che vogliono conservare la cultura come è, coloro che temono che il cambiamento di alcune abitudini e atteggiamenti distruggerà quella cultura.

E' necessario cominciare comprendendo ciò che significa la cultura. (bisogna riesaminare ciò che significa la cultura nel documento Cultura). La cultura è un essere vivente (un organismo) sociale, e non biologico. Consiste in molte cose (atteggiamenti, comportamenti, fede) che sono acquisite piuttosto che ereditate geneticamente. Per rimanere in vita deve crescere e adattarsi, come gli organismi biologici. Crescere e adattarsi significa cambiare.

Ogni cosa conservata è morta. Le sardine devono morire prima di essere inscatolate. I cetrioli sottaceti sono morti. I manufatti in un museo sono morti. Sono incambiabili, e questo è l'obiettivo di preservarli.

In quanto mobilitatori, noi rispettiamo le nostre e le vostre tradizioni ed eredità culturali. Vediamo la cultura come un essere vivente, e non uno morto (immutabile) come la lingua latina. Perché la nostra cultura sopravviva, comunque, deve crescere e adattarsi; deve allora cambiare per affrontare i tempi nuovi, vale a dire l'ambiente mondiale.

Il cambiamento non si può evitare. Se ci deve essere il cambiamento, allora è meglio influenzare la direzione di quel cambiamento, invece di vederlo determinato culturalmente senza la nostra partecipazione. Se le leggi devono cambiare, meglio che cambino per adattarsi alle dichiarazioni dei diritti umani invece delle regole della giungla urbana.

A breve termine, equilibrare la partecipazione uguale dei sessi sembrerebbe opporre la tradizione, soprattutto dove le donne sono state oppresse nel passato. A lungo termine, invece, la partecipazione uguale delle donne e degli uomini avrà l'effetto di contruibire alla forza di comunità e società, e quindi alla forza, crescita e sopravvivenza della nostra cultura.

Mentre le quattro sezioni qui sopra hanno spiegato gli aspetti sociali e culturali dell'identità sessuale e il bisogno di migliorare l'equilibrio dei sessi per rafforzare la società e le comunità, le sezioni seguenti dimostreranno come formulare le proprie strategie, in quanto mobilitatore, per aiutare le comunità a raggiungere un livello di parità sessuale più giusto.

Destare l'interesse

Non è possibile risolvere un problema se non siamo a conoscenza della sua esistenza

E' necessario ricordarsi che i membri della società e della comunità devono risolvere i propri problemi. Come in ogni istanza di sviluppo comunitario, la comunità deve svilupparsi da sé. L'intervenzione del mobilitatore ( l'orientamento, la stimolazione, la formazione e l' incoraggiamento), può dare una certa direzione, ma i cambiamenti si devono fare dai membri.

Molti membri non capiscono che ci sia un problema da risolvere, e non vogliono neppure riconoscerlo. Molti membri beneficano da uno status quo, e si sentono minacciati da cambiamenti che potrebbero ridurre i loro status, prestigio, potere o vantaggio economico. Chi ha questi interessi acquisiti dirà che non esiste un problema, o argomenterà che modificare pratiche e fede distrugge la cultura.

La risposta alla prima domanda è sapere come imporre la pressione, suscitare l'interesse del pubblico e rendere più sensibile tutta la comunità. La risposta alla seconda, vale a dire, come affrontare gli interessi acquisiti, si affronterà nella sezione seguente.

Per destare l'interesse di un pubblico specifico è meglio utilizzare un metodo partecipativo.

E' necessario ricordarsi che impariamo poco quando ascoltiamo, un poco più quando utilizziamo la vista, e ancora di più quando partecipiamo intellettualmente e fisicamente. E' necessario ricordarsi che i membri della comunità si sentiranno più responsabili del progetto se prendono le decisioni per intraprenderlo. Devono essere i 'proprietari' del processo o del progetto. Questi sono i principi di base nello sviluppo di una comunità, come spiegati nel Manuale per i mobilitatori.

Il metodo di base, allora, durante la sessione di gruppo è porsi la domanda, come fece Socrate. Non è consigliato predicare, arringare né sgridare i partecipanti. E' necessario incoraggiarli a considerare la situazione e la comunità, pensando all'uguaglianza tra i sessi - vale a dire in quale modo esiste già e come potrebbe cambiare.

Un incontro privato con i capi religiosi e politici della comunità sarebbe tuttavia consigliato, per incoraggiarli a predicare, sgridare e arringare gli altri.

Le domande legate all'equilibrio tra i sessi non si dovrebbero limitare a laboratori dedicati soltanto alle questioni di identità sessuale (questa pratica avrebbe l'effetto di marginalizzare l'argomento, e spesso ha l'effetto di predicare ai convertiti), ma dovrebbe integrarsi completamente ala formazione e alla mobilitazione della comunità.

Promuovere l'uguaglianza tra i sessi

Nel mondo reale esistono delle ineguaglianze enormi e indifendibili, dove gli uomini si concentrano in alcune situazioni e le donne in altre - questo occorre sotto condizioni che sono in maggior parte sfavorevoli alle donne. Lo scopo dell'uguaglianza tra i sessi sarebbe correggere queste ineguaglianze enormi.

(Una quota rigida del cinquanta percento per ogni situazione sarebbe troppo rigida, e lavorare per questo avrebbe l'effetto di creare ancora più problemi).

Dopo aver visto che una concezione dell'equilibrio dei sessi è in armonia con i nostri valori più alti legati ai diritti umani, oltre che favorevole alla nostra cultura e i suoi sistemi politici ed economici, allora dobbiamo chiedere quali metodi dobbiamo adoperare per lavorare verso questo obiettivo. Questo non è il momento di adoperare un approccio unico, di provare ad applicare una formula standard per correggere gli errori. E' importante analizzare ogni situazione e determinare una soluzione fatta su misura che è adeguata per ogni situazione. Catalina Trujillo, del programma dell'organizzazione **UNCH Women in Habitat*, ha utilizzato uno slogan conosciuto nel contesto di questo obiettivo: pensare al mondo significa sistemare prima la propria casa. UNCHS

Quando si considera un cambiamento sociale, troverai alcune persone a favore del cambiamento, ed alcune contro.Questo, per esempio, era una preoccupazione suscitata nel manuale dei mobilitatori che trattava la partecipazione più attiva nella comunità.

Quelle persone che sono opposte ai cambiamenti sono di solito quelle che credono di perdere qualcosa se il cambiamento avrà luogo. E' sorprendente che a volte quelli che sono svantaggati si esprimeranno in opposizione al cambiamento, ed è perché credono di perdere qualcosa, anche se ciò che perderebbero non sembra molto importante. A volte quelli che sono oppressi, schiavizzati, oppure incarcerati non vogliono perdere le loro catene, perché per loro la sicurezza e la mancanza di responsabilità sono cose importanti che potrebbero perdere.

Quelli che capiscono di trarre vantaggio da questi cambiamenti, come ormai è chiaro, sono degli alleati veri o possibili per quelli che vorrebbero fare i cambiamenti.

Le tue strategie sono, allora, di dimostrare che tutti beneficheranno dai cambiamenti proposti, compresi quelli che credono di potrebbe perdere qualcosa. Fare sì che i cambiamenti valgano la pena per quelli che li potrebbero opporre, ed essi potrebbero anche ritirare la loro opposizione, o anche sostenere i cambiamenti. Come concetto sembra semplice, ma non è sempre facile ad intraprendere.

Un altro parallelo è l'organizzazione sindacale. Grazie all'organizzazione di un sindaco tutti i membri avranno uno stipendio più alto e condizioni di lavoro migliori, ma soltanto se tutti o un numero sufficiente si aderiscono al sindaco.

Come già sottolineato, l'organizzazione, la comunità e la società beneficeranno dalla partecipazione di entrambi le donne e gli uomini. Rimuovere le restrizioni sulla partecipazione di alcune categorie di persone risulterà in contribuzioni politici, culturali, tecnici ed economici più varie, ricche e creative. Questo darà potere a tutta la comunità, e tutti i membri vedranno il vantaggio. Quest'idea sarà più facile da comunicare a quelle persone che sono più informate socialmente e politicamente. Per questo motivo il lavoro di sensibilizzazione non dovrebbe soffermarsi soltanto sulle ineguaglianze, ma anche dimostrare i vantaggi di un equilibrio dei sessi per tutti.

Il principio è che una politica inclusiva sarà benefica alla comunità, l'organizzazione e la società ed agli individui che le compongono.

Rendere comune l'uguaglianza tra i sessi

Una strategia comune in molti programmi di cambiamento sociale o di sviluppo è mettere in atto il cambiamento in una zona o in un settore e poi, in base al successo e le lezioni imparate, metterlo in atto per la società intera.

Per il tuo lavoro, per mobilitare le comunità, per redurre la povertà, e facilitare lo sviluppo di addestramento gestionale delle organizzazioni, promuovere l'autosufficienza, quell'approccio a propagare le nuove idee è sconsigliato. E' meglio propagare la promozione dell'uguaglianza dei sessi fin dall'inizio del lavoro per continuarlo durante tutto il processo.

Il problema di concentrarsi sull'identità sessuale in settori o in zone specifici all'inizio potrebbe avere l'effetto di maginalizzare gli argomenti. Se organizzi un laboratorio sull' identità sessuale, è probabile che attirerà soltanto dei participanti che sono già a conoscenza dei problemi e sono a favore di soluzioni.

L'unica istanza in cui sarebbe utile tenere un laboratorio sul genere è quando ci si organizza un laboratorio ADI (addestramento degli insegnanti) oppure durante le preparazioni del personale o dei volontari; in quell'istanza bisogna concentrarsi sullo sviluppo di strategie invece di svegliare l'interesse da sé. In quel caso non si tratta di implementare una strategia di genere in sé, ma di preparare il personale ed alleati a creare una strategia.

Nel frattempo, durante tutte le tue attività, mobilizzare le comunità, creare i gruppi, addestrare il personale, lo sviluppo di capacità, la riduzione della povertà, e l'equilibrazione delle ineguaglianze sessuali, tutto dovrebbe essere aperto a tutta la comunità fin dall'inizio.

Conclusione

Destare l'interesse del pubblico e promuovere l'uguaglianza tra i sessi è un aspetto della mobilitazione, della formazione, lo sviluppo e la riduzione della povertà.

Bisogna sviluppare delle strategie specifiche, identificare gli individui che si opporrebbero al cambiamento, renderli consapevoli dei vantaggi per se stessi, ed integrare questo in tutto il lavoro fin dall'inizio.

Non esiste una ricetta specifica né un insieme di attività specifiche da seguire.

Bisogna analizzare la situazione, utilizzare i principi citati nel documento, e progettare una strategia che potrebbe funzionare bene.

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Ultimo aggiornamento: 09.10.2011

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